«Oggi ho fatto conoscenza con Aldo Finzi, colui che era sottosegretario agli interni all’epoca del delitto Matteotti. Sapevo che egli riforniva i russi di viveri e di tabacco, ma ero stato sconsigliato di avvicinarlo per via del suo passato. Però, la situazione oggi è tale da non permettere di andare tanto per li sottile. L’impressione prodottami da quest’uomo alto, distinto, affabile nei modi e suadente nel parlare, è stata buona. Gli ho spiegato le nostre necessità. Ha promesso che intensificherà il rifornimento e che si manterrà in continuo contatto con noi, per darci notizie sui movimenti delle truppe tedesche. La sua bella villa è quasi tutta occupata da un comando tedesco. Gli chiedo come mai vi rimanga. Alza le spalle: – Se scapassi sarebbe peggio. Stando qui posso almeno aiutarvi. Non credo che si accorgeranno della mia attvita – ».
Levi Cavaglione, Testimone diretto