«La guerra era finita presso di noi. Cosi fu in realtà e tutti ne gioimmo, come naturale, dopo tante paure e sofferenze di ogni sorta. Senonché proprio il giorno appresso della venuta delle truppe Anglo-Americane, cioè il lunedì 5 giugno, si cominciarono a divulgare in paese e nella campagna certe voci (e le voci citavano fatti veri, concreti, indiscutibili) che non pochi soldati Marocchini e Neri, delle truppe anglo-americane, nonostante l’energico intervento dei comandanti, andavano facendo delle brutalità con quante ragazze e donne avessero incontrate. Fu panico generale specialmente per le ragazze, molte delle quali, poverette, dovettero star nascoste nelle soffitte, nelle grotte, in mezzo ai campi, tra i lupini e cespugli, tanto il giorno quanto la notte».