…” Ai tempi della seconda guerra mondiale, quando i tedeschi presidiavano Gallicano, a tutti i giovani fu spedita la lettera per andare a combattere; altri venivano reclutati sempre dai tedeschi per raccogliere le armi sparse nei paesi vicini e portarle a Cassino poi venivano riaccompagnati a Gallicano la sera. Per questo, per alcuni anni, il paese fu abitato soprattutto da donne, bambini, alcuni uomini e anziani. La situazione economica non era bella; erano i tedeschi a stabilire le regole, anche riguardo il cibo e l’abbigliamento; si mangiava soprattutto cibo in scatola e i tedeschi per consegnarci una pagnotta di pane nero da 2 kg volevano in cambio sei uova. Per l’intera giornata ci assegnavano 1 etto di pane e ogni mese tre kg di pasta. Le donne vestivano con una gonna nera lunga e una camicia bianca; ci fu un
periodo in cui non si poteva indossare l’oro, l’argento e altri gioielli perché dovevano essere consegnati alla Patria. Io mi sposai nel ‘44, avevo appena 18 anni, il matrimonio andò bene nonostante ci fossero pochi soldi, ma a quell’epoca il vestito da sposa non lo si comprava ma si tramandava da generazioni; a me lo prestò
mia cognata: era un bel vestito verde! Prima della cerimonia lo sposo, insieme ai parenti, doveva andare a prendere la sposa e poi tutto il corteo si avviava in chiesa per la celebrazione del rito; la cerimonia avvenne nell’attuale chiesa di Sant’Andrea, ma non all’altare maggiore bensì dentro la cappella
della Madonna delle Grazie .Gli ospiti venivano invitati solo il giorno prima senza tante formalità e alla fine della cerimonia agli sposi non veniva lanciato il riso ma i fagiolini bianchi. La cerimonia avvenne di sabato, ci riunimmo tutti quanti per festeggiare; mio padre aveva preparato il sugo con la carne di pecora e mia madre, che era una cuoca e cucinava per i tedeschi che erano di stanza a San Pastore, prese un po’ di alimenti dalla loro dispensa e preparò la pasta; per il rinfresco c’era anche la cioccolata ed i confetti, molte cose vennero comprate anche a “ borsa nera”; mio cognato insieme al padre invece portarono un bel po’ di vino. Mentre stavamo festeggiando entrarono i militari tedeschi che si autoinvitarono e festeggiarono con noi senza crearci problemi, ma facendo un grande baccano. Del
resto il rapporto tra le famiglie di Gallicano, 700 circa, gli ufficiali, sottoufficiali e soldati semplici tedeschi era buono perché i cittadini erano molto obbedienti ai comandi e rispettosi, per questo non ci furono problemi neanche dopo l’armistizio…