Il 17 Maggio 1944 a mezzogiorno in punto, si ebbe il secondo bombardamento su Cave; bombardamento scaricatosi, violentissimo, sopra la Villa Clementi, presso S. Carlo.
Era l’ora del rancio, e perciò tutti o quasi tutti i soldati, che erano accampati a Cave, vi si trovavano; dato che ivi era la cucina generale. Gli scoppi furono moltissimi ed efficacissimi. Le buche fatte dalle bombe sul terreno e sulle adiacenze della villa, mentre il palazzo fu toccato poco dalle bombe, erano profonde dai quattro ai cinque metri.. Nel momento di questo spaventoso bombardamento, un sergente Tedesco, di nome Paolo Leman, di passaggio presso i locali del Tiro a segno, vi si rifugio -tremava come una foglia, poverino. Subito dopo cessato il fragore delle bombe e degli apparecchi, scesi a bassissima quota, grida e urla strazianti si fecero sentire nei dintorni della villa fatale. La nostra casetta, per esser non lontana dalla villa, in breve ora si riempi di gente terrorizzata. Uomini, donne, fanciulli, bambini, in
preda alla piu grande commozione, vennnero a rifugiarsi da noi…
Demmo qualche parola di conforto; demmo qualche goccetto di vino per la paura.. .. venuta la sera, le grida strazianti dei parenti dei morti, duravano ancora nei pressi di Villa Clementi. Poi la notte, col suo manto funereo, copri ogni cosa, cessando ogni segno di vita, se vita poteva dirsi quella di quel giorni con tanti strazi e paure.