3 FEBBRAIO 1944: vengono uccisi 4 tedeschi, sorpresi da una banda di dodici russi comandati da partigiani in contrada Vallesdozza. Sia i russi che i partigiani sembra fossero in relazione con Aldo Finzi e “alcuni ragazzi di Cave”. Verso i primi di febbraio viene anche fatto saltare un deposito di munizioni tedesche ,posto sulla strada provinciale Valmontone- Genazzano, dai partigini locali coadiuvati da Giorgio Smidt, un giovane olandese disertore dei tedeschi.
A seguito dell’uccisione dei quattro soldati tedeschi vi fu un rastrellamento nella zona che va dalla Valle Formello fino alle Cannucceta e il 7 FEBBRAIO ’44 le SS a Rocca di Cave, sempre alla ricerca dei responsabili dell’uccisione dei soldati tedeschi, radunano in piazza tutti gli uomini per fucilarli ma poi non procedono all’esecuzione.. Dopo insistenti ed accorati tentativi di alcuni uomini e donne di dissuadere I’ufficiale tedesco, comandante del plotone d’esecuzione, dal.
compiere I’eccidio, tutto sembrava volgere ineluttabiimente al peggio. Ma l’esecuzione fu improvvisamente sospesa e I’assedio tolto. La popolazione trasse un sospiro di sollievo attribuendo ad un miracolo lo scampato pericolo…dal diario del Sindaco di allora “Il matinio del 7 Febbraio alle ore 6 menter ci leviamo dal letto e si apriva la porta, ecco che tutto il paese era gia circondato dai tedeschi. Ci hanno presi a tutti, uomini e donne, e portati tutti in piazza. Mentre che stavamo in piazza i tedeschi hanno piazzato 3 mitraglie e noi tutti in mezzo per fucilare 40 Rocchegiani ma il buon Dio non ha voluto che e’stato anche un miracolo..Ricordo indelebile e perenne “