«Passiamo davanti una casetta di contadini nascosta, nel verde di un’insenatura ai piedi della collina. Una donna sta piangendo sull’aia. Un vecchio è seduto su un sasso con la testa fra le mani.
– Cosa è successo? -chiediamo.
– I tedeschi – risponde e accenna all’interno della casa. L’umile armadio è sfondato; sul pavimento di mattonelle rossastri biancheggiano a mucchi cocci di stoviglie, le gambe delle sedie del tavolo sono state divelte, le lenzuola e le coperte del letto strappati; lo specchio infranto, le pentole fracassate. Una distruzione stupida e malvagia di oggetti utili solo alla povera vita dei contadini.
-Perché hanno fatto questo?
– Hanno chiesto del vino. Noi non ne abbiamo. Gliel’ho detto e allora ci sono infuriati. Mi hanno picchiato e poi hanno combinato questo macello.
– Quanti erano?
– Quattro.
– Da che parte sono andati?
Il contadino ci indica la direzione che hanno preso. Sono saliti lungo la mulattiera che, a mezzacosta della collina, porta la strada Palestrina-Castel San Pietro. Decidiamo di salire in diagonale attraverso la macchia, cercando di tagliar loro la strada. Io e Sergio abbiamo la rivoltella, Wassily ha sotto la giacca una pistola mitragliatrice. L’acre desiderio di vendicare l’ingiustizia ci fa tirare a tutta andatura in salita tra gli arbusti e cespugli. Non parliamo per risparmiare fiato. Nonostante il freddo, il sole già alto nel cielo splende e ci fa sudare. Improvvisamente, dal gomito della mulattiera, sbucano i quattro tedeschi. A due a due, cantando allegramente, le giacche sbottonatane, i visi arrossati. I loro sguardi si incrociano con i nostri con sorpresa. Smettono di cantare, si irrigidiscono, assumono un’aria torva e strafottente. Fulmineamente io e Sergio estraiamo le rivoltelle. Tiriamo deciso nel gruppo che si scompone. Uno porta le mani allo stomaco con un muggito di dolore, si piega su se stesso e cade con la faccia in avanti. Gli altri estraggono le rivoltelle e sparano a loro volta. La mia rivoltella tira con meravigliosa regolarità. Un altro tedesco si affloscia al suolo. Falciati dalla pistola mitragliatrice di Waissily, i due tedeschi superstiti si controcono con rigide mosse da burattini e si abbattono al suolo».